LA CITTà
URBINO, LE METE D'OBBLIGO
Palazzo Ducale e la Galleria Nazionale delle Marche
«Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche sono esposte in una cornice unica al mondo: lo splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro a gloria della sua casata e, al contempo, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento…». « Il prestigio del museo si lega ai capolavori indiscussi del Rinascimento italiano come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la tavola con la prospettiva conosciuta come Città ideale, il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello…»
Casa natale di Raffaello
«..il luogo dove egli nacque il venerdì santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato..» A Urbino infatti Raffaello ha «imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore» (Carlo Bo, 1984)».
L’oratorio di San Giovanni e gli affreschi dei Salimbeni
I grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni (fratelli originari di San Severino Marche) sono una delle opere più prestigiose nella città di Urbino, e sono annoverati tra i capolavori più importanti del gotico internazionale.
Da visitare, inoltre: la fortezza Albornoz, l’Orto Botanico, Chiesa di San Domenico, di San Francesco e chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi) la rampa di F. di Giorgio Martini, il giardino pensile di Santa Chiara, il portico di Palazzo Odasi, vicoli e piole, salite e discese mozzafiato.
«Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche sono esposte in una cornice unica al mondo: lo splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro a gloria della sua casata e, al contempo, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento…». « Il prestigio del museo si lega ai capolavori indiscussi del Rinascimento italiano come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la tavola con la prospettiva conosciuta come Città ideale, il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello…»
Casa natale di Raffaello
«..il luogo dove egli nacque il venerdì santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato..» A Urbino infatti Raffaello ha «imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore» (Carlo Bo, 1984)».
L’oratorio di San Giovanni e gli affreschi dei Salimbeni
I grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni (fratelli originari di San Severino Marche) sono una delle opere più prestigiose nella città di Urbino, e sono annoverati tra i capolavori più importanti del gotico internazionale.
Da visitare, inoltre: la fortezza Albornoz, l’Orto Botanico, Chiesa di San Domenico, di San Francesco e chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi) la rampa di F. di Giorgio Martini, il giardino pensile di Santa Chiara, il portico di Palazzo Odasi, vicoli e piole, salite e discese mozzafiato.



COSA VISITARE
Urbino
i mesi della città
URBINO, META PERFETTA IN OGNI STAGIONE
Viaggiare non è solo raggiungere un luogo ma anche vivere stagioni, eventi, anche
imprevisti. In particolari momenti dell’anno fatale sarà l’incontro con questa città e
magari tornare ancora per scoprirla diversa.
Urbino a settembre brilla di luce cristallina e surreale, esattamente come nelle tavole dipinte da Piero della Francesca. Il vento è di casa, Urbino infatti è la città degli aquiloni (la tradizionale festa cittadina si celebra da più di 60 anni la prima domenica di settembre). La musica antica è protagonista e invade la città grazie ai suoi corsi formativi durante il festival di fine luglio (la Fondazione Italiana Musica Antica mette in scena ad Urbino uno dei più longevi e affascinanti festival storici al mondo). A dicembre di certo nevica e magico sarà trovarsi in una città presepe. Nel Montefeltro il freddo dell’inverno non lascia spazio alla vegetazione delicata, infatti intorno alle mura forti querce e ginestre sono regine, incorniciano e stringono la città in un abbraccio, il mese di maggio è testimone di una spettacolare fioritura di ginestre selvatiche profumate. La natura qui è protagonista, eterna dentro e fuori le mura, viva si ripete nei bassorilievi nella perfezione rinascimentale dei decori del palazzo Ducale.
Urbino a settembre brilla di luce cristallina e surreale, esattamente come nelle tavole dipinte da Piero della Francesca. Il vento è di casa, Urbino infatti è la città degli aquiloni (la tradizionale festa cittadina si celebra da più di 60 anni la prima domenica di settembre). La musica antica è protagonista e invade la città grazie ai suoi corsi formativi durante il festival di fine luglio (la Fondazione Italiana Musica Antica mette in scena ad Urbino uno dei più longevi e affascinanti festival storici al mondo). A dicembre di certo nevica e magico sarà trovarsi in una città presepe. Nel Montefeltro il freddo dell’inverno non lascia spazio alla vegetazione delicata, infatti intorno alle mura forti querce e ginestre sono regine, incorniciano e stringono la città in un abbraccio, il mese di maggio è testimone di una spettacolare fioritura di ginestre selvatiche profumate. La natura qui è protagonista, eterna dentro e fuori le mura, viva si ripete nei bassorilievi nella perfezione rinascimentale dei decori del palazzo Ducale.



EVENTI E STAGIONI
Urbino
TURISMO LENTO
VISITARE IL TERRITORIO CIRCOSTANTE
L’antico Ducato di Urbino è meta perfetta anche per lunghi soggiorni e per visitare e
scoprire i piccoli centri storici ancora autentici immersi nel verde appennino.
Splendido il percorso dalle verdissime colline alla costa. Percorsi suggeriti: le dimore di Federico da Montefeltro, seguendo il fiume Metauro, partendo dal borgo di Mercatello sul Metauro, il palazzo Ducale di Urbania e per finire il palazzo Ducale di Fossombrone. L’antico Montefeltro, a nord-ovest di Urbino, da visitare: Carpegna, Sassocorvaro e San Leo.
Sul mare da non dimenticare Villa imperiale a Pesaro e la rocca Roveresca a Senigallia, luoghi e residenze degli Sforza e dei Della Rovere.
Piccoli borghi storici: Cantiano, Apecchio, Cagli, Piobbico, Sant’Angelo in Vado.
Percorsi naturalistici indimenticabili: monte Nerone, il Catria e i suoi cavalli selvaggi, la gola del Furlo.
Splendido il percorso dalle verdissime colline alla costa. Percorsi suggeriti: le dimore di Federico da Montefeltro, seguendo il fiume Metauro, partendo dal borgo di Mercatello sul Metauro, il palazzo Ducale di Urbania e per finire il palazzo Ducale di Fossombrone. L’antico Montefeltro, a nord-ovest di Urbino, da visitare: Carpegna, Sassocorvaro e San Leo.
Sul mare da non dimenticare Villa imperiale a Pesaro e la rocca Roveresca a Senigallia, luoghi e residenze degli Sforza e dei Della Rovere.
Piccoli borghi storici: Cantiano, Apecchio, Cagli, Piobbico, Sant’Angelo in Vado.
Percorsi naturalistici indimenticabili: monte Nerone, il Catria e i suoi cavalli selvaggi, la gola del Furlo.



COSA VISITARE
Territorio
A DUE PASSI DALLA CAMERA ANTICA
NEL QUARTIERE
Sotterranei di Palazzo Ruggeri – Guado Urbino. Al di sotto della Camera Antica sono visitabili i sotterranei di Palazzo Ruggeri, recentemente restaurate, dove
venivano sistemati i cavalli, raccolte e utilizzate le acque dei pozzi ancora oggi attivi e
visibili, stipate e conservati i viveri. Oggi questo spazio è la sede del laboratorio di
tintura naturale Guado Urbino.
Monastero di Santa Chiara. L’edificio, voluto da Federico da Montefeltro, è oggi sede dell’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) vissuto in clausura da Gentile Brancaleoni, prima moglie di Federico da Montefeltro e da Elisabetta, figlia di Federico che ne avviò una ristrutturazione su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per sua volontà qui è sepolta Battista Sforza. Mausoleo e sede di sepolture di numerosi membri della famiglia Della Rovere.
Biblioteca di San Girolamo. La struttura eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini e in tempi più recenti, fino agli anni ’80, è stata adibita a carcere giudiziario. Donata dallo Stato all’Università di Urbino, dopo un accurato restauro, è sede di una moderna e ampia biblioteca, aperta alla cittadinanza. La visita è un occasione unica per ammirare un’ineguagliabile paesaggio sulla valle del Metauro, le Cesane e il Mausoleo dei Duchi.
Monastero di Santa Chiara. L’edificio, voluto da Federico da Montefeltro, è oggi sede dell’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) vissuto in clausura da Gentile Brancaleoni, prima moglie di Federico da Montefeltro e da Elisabetta, figlia di Federico che ne avviò una ristrutturazione su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per sua volontà qui è sepolta Battista Sforza. Mausoleo e sede di sepolture di numerosi membri della famiglia Della Rovere.
Biblioteca di San Girolamo. La struttura eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini e in tempi più recenti, fino agli anni ’80, è stata adibita a carcere giudiziario. Donata dallo Stato all’Università di Urbino, dopo un accurato restauro, è sede di una moderna e ampia biblioteca, aperta alla cittadinanza. La visita è un occasione unica per ammirare un’ineguagliabile paesaggio sulla valle del Metauro, le Cesane e il Mausoleo dei Duchi.



DA SCOPRIRE
Quartiere
LA CITTà
URBINO, LE METE D'OBBLIGO
Palazzo Ducale e la Galleria Nazionale delle Marche
«Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche sono esposte in una cornice unica al mondo: lo splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro a gloria della sua casata e, al contempo, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento…». « Il prestigio del museo si lega ai capolavori indiscussi del Rinascimento italiano come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la tavola con la prospettiva conosciuta come Città ideale, il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello…»
Casa natale di Raffaello
«..il luogo dove egli nacque il venerdì santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato..» A Urbino infatti Raffaello ha «imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore» (Carlo Bo, 1984)».
L’oratorio di San Giovanni e gli affreschi dei Salimbeni
I grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni (fratelli originari di San Severino Marche) sono una delle opere più prestigiose nella città di Urbino, e sono annoverati tra i capolavori più importanti del gotico internazionale.
Da visitare, inoltre: la fortezza Albornoz, l’Orto Botanico, Chiesa di San Domenico, di San Francesco e chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi) la rampa di F. di Giorgio Martini, il giardino pensile di Santa Chiara, il portico di Palazzo Odasi, vicoli e piole, salite e discese mozzafiato.
«Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche sono esposte in una cornice unica al mondo: lo splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro a gloria della sua casata e, al contempo, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento…». « Il prestigio del museo si lega ai capolavori indiscussi del Rinascimento italiano come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la tavola con la prospettiva conosciuta come Città ideale, il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello…»
Casa natale di Raffaello
«..il luogo dove egli nacque il venerdì santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato..» A Urbino infatti Raffaello ha «imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore» (Carlo Bo, 1984)».
L’oratorio di San Giovanni e gli affreschi dei Salimbeni
I grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni (fratelli originari di San Severino Marche) sono una delle opere più prestigiose nella città di Urbino, e sono annoverati tra i capolavori più importanti del gotico internazionale.
Da visitare, inoltre: la fortezza Albornoz, l’Orto Botanico, Chiesa di San Domenico, di San Francesco e chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi) la rampa di F. di Giorgio Martini, il giardino pensile di Santa Chiara, il portico di Palazzo Odasi, vicoli e piole, salite e discese mozzafiato.



COSA VISITARE
Urbino
I MESI DELLA CITTà
URBINO, META PERFETTA IN OGNI STAGIONE
Viaggiare non è solo raggiungere un luogo ma anche vivere stagioni, eventi, anche
imprevisti. In particolari momenti dell’anno fatale sarà l’incontro con questa città e
magari tornare ancora per scoprirla diversa.
Urbino a settembre brilla di luce cristallina e surreale, esattamente come nelle tavole dipinte da Piero della Francesca. Il vento è di casa, Urbino infatti è la città degli aquiloni (la tradizionale festa cittadina si celebra da più di 60 anni la prima domenica di settembre). La musica antica è protagonista e invade la città grazie ai suoi corsi formativi durante il festival di fine luglio (la Fondazione Italiana Musica Antica mette in scena ad Urbino uno dei più longevi e affascinanti festival storici al mondo). A dicembre di certo nevica e magico sarà trovarsi in una città presepe. Nel Montefeltro il freddo dell’inverno non lascia spazio alla vegetazione delicata, infatti intorno alle mura forti querce e ginestre sono regine, incorniciano e stringono la città in un abbraccio, il mese di maggio è testimone di una spettacolare fioritura di ginestre selvatiche profumate. La natura qui è protagonista, eterna dentro e fuori le mura, viva si ripete nei bassorilievi nella perfezione rinascimentale dei decori del palazzo Ducale.
Urbino a settembre brilla di luce cristallina e surreale, esattamente come nelle tavole dipinte da Piero della Francesca. Il vento è di casa, Urbino infatti è la città degli aquiloni (la tradizionale festa cittadina si celebra da più di 60 anni la prima domenica di settembre). La musica antica è protagonista e invade la città grazie ai suoi corsi formativi durante il festival di fine luglio (la Fondazione Italiana Musica Antica mette in scena ad Urbino uno dei più longevi e affascinanti festival storici al mondo). A dicembre di certo nevica e magico sarà trovarsi in una città presepe. Nel Montefeltro il freddo dell’inverno non lascia spazio alla vegetazione delicata, infatti intorno alle mura forti querce e ginestre sono regine, incorniciano e stringono la città in un abbraccio, il mese di maggio è testimone di una spettacolare fioritura di ginestre selvatiche profumate. La natura qui è protagonista, eterna dentro e fuori le mura, viva si ripete nei bassorilievi nella perfezione rinascimentale dei decori del palazzo Ducale.



EVENTI E STAGIONI
Urbino
TURISMO LENTO
VISITARE IL TERRITORIO CIRCOSTANTE
L’antico Ducato di Urbino è meta perfetta anche per lunghi soggiorni e per visitare e
scoprire i piccoli centri storici ancora autentici immersi nel verde appennino.
Splendido
il percorso dalle verdissime colline alla costa.
Percorsi suggeriti: le dimore di Federico da Montefeltro, seguendo il
fiume Metauro, partendo dal borgo di Mercatello sul Metauro, il palazzo Ducale di
Urbania e per finire il palazzo Ducale di Fossombrone. L’antico Montefeltro, a nord-ovest di Urbino, da visitare:
Carpegna, Sassocorvaro e San Leo.
Sul mare da non dimenticare Villa imperiale a Pesaro e la rocca Roveresca a
Senigallia, luoghi e residenze degli Sforza e dei Della Rovere.
Piccoli borghi storici: Cantiano, Apecchio, Cagli, Piobbico, Sant’Angelo in Vado.
Percorsi naturalistici indimenticabili: monte Nerone, il Catria e i suoi cavalli selvaggi, la gola del Furto.



COSA VISITARE
Territorio
A DUE PASSI DALLA CAMERA ANTICA
NEL QUARTIERE
Sotterranei di Palazzo Ruggeri – Guado Urbino. Al di sotto della Camera Antica sono visitabili i sotterranei di Palazzo Ruggeri, recentemente restaurate, dove
venivano sistemati i cavalli, raccolte e utilizzate le acque dei pozzi ancora oggi attivi e
visibili, stipate e conservati i viveri. Oggi questo spazio è la sede del laboratorio di
tintura naturale Guado Urbino.
Monastero di Santa Chiara. L’edificio, voluto da Federico da Montefeltro, è oggi sede dell’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) vissuto in clausura da Gentile Brancaleoni, prima moglie di Federico da Montefeltro e da Elisabetta, figlia di Federico che ne avviò una ristrutturazione su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per sua volontà qui è sepolta Battista Sforza. Mausoleo e sede di sepolture di numerosi membri della famiglia Della Rovere.
Biblioteca di San Girolamo. La struttura eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini e in tempi più recenti, fino agli anni ’80, è stata adibita a carcere giudiziario. Donata dallo Stato all’Università di Urbino, dopo un accurato restauro, è sede di una moderna e ampia biblioteca, aperta alla cittadinanza. La visita è un occasione unica per ammirare un’ineguagliabile paesaggio sulla valle del Metauro, le Cesane e il Mausoleo dei Duchi.
Monastero di Santa Chiara. L’edificio, voluto da Federico da Montefeltro, è oggi sede dell’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) vissuto in clausura da Gentile Brancaleoni, prima moglie di Federico da Montefeltro e da Elisabetta, figlia di Federico che ne avviò una ristrutturazione su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per sua volontà qui è sepolta Battista Sforza. Mausoleo e sede di sepolture di numerosi membri della famiglia Della Rovere.
Biblioteca di San Girolamo. La struttura eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini e in tempi più recenti, fino agli anni ’80, è stata adibita a carcere giudiziario. Donata dallo Stato all’Università di Urbino, dopo un accurato restauro, è sede di una moderna e ampia biblioteca, aperta alla cittadinanza. La visita è un occasione unica per ammirare un’ineguagliabile paesaggio sulla valle del Metauro, le Cesane e il Mausoleo dei Duchi.



DA SCOPRIRE
Quartiere
COSA VISITARE
Urbino



LA CITTÀ
URBINO, LE METE D'OBBLIGO
Palazzo Ducale e la Galleria Nazionale delle Marche
«Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche sono esposte in una cornice unica al mondo: lo splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro a gloria della sua casata e, al contempo, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento…». « Il prestigio del museo si lega ai capolavori indiscussi del Rinascimento italiano come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la tavola con la prospettiva conosciuta come Città ideale, il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello…»
Casa natale di Raffaello
«..il luogo dove egli nacque il venerdì santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato..» A Urbino infatti Raffaello ha «imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore» (Carlo Bo, 1984)».
L’oratorio di San Giovanni e gli affreschi dei Salimbeni
I grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni (fratelli originari di San Severino Marche) sono una delle opere più prestigiose nella città di Urbino, e sono annoverati tra i capolavori più importanti del gotico internazionale.
Da visitare, inoltre: la fortezza Albornoz, l’Orto Botanico, Chiesa di San Domenico, di San Francesco e chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi) la rampa di F. di Giorgio Martini, il giardino pensile di Santa Chiara, il portico di Palazzo Odasi, vicoli e piole, salite e discese mozzafiato.
«Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche sono esposte in una cornice unica al mondo: lo splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro a gloria della sua casata e, al contempo, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento…». « Il prestigio del museo si lega ai capolavori indiscussi del Rinascimento italiano come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la tavola con la prospettiva conosciuta come Città ideale, il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello…»
Casa natale di Raffaello
«..il luogo dove egli nacque il venerdì santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato..» A Urbino infatti Raffaello ha «imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore» (Carlo Bo, 1984)».
L’oratorio di San Giovanni e gli affreschi dei Salimbeni
I grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni (fratelli originari di San Severino Marche) sono una delle opere più prestigiose nella città di Urbino, e sono annoverati tra i capolavori più importanti del gotico internazionale.
Da visitare, inoltre: la fortezza Albornoz, l’Orto Botanico, Chiesa di San Domenico, di San Francesco e chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi) la rampa di F. di Giorgio Martini, il giardino pensile di Santa Chiara, il portico di Palazzo Odasi, vicoli e piole, salite e discese mozzafiato.
EVENTI E STAGIONI
Urbino



I MESI DELLA CITTà
URBINO, META PERFETTA IN OGNI STAGIONE
Viaggiare non è solo raggiungere un luogo ma anche vivere stagioni, eventi, anche
imprevisti. In particolari momenti dell’anno fatale sarà l’incontro con questa città e
magari tornare ancora per scoprirla diversa.
Urbino a settembre brilla di luce cristallina e surreale, esattamente come nelle tavole dipinte da Piero della Francesca. Il vento è di casa, Urbino infatti è la città degli aquiloni (la tradizionale festa cittadina si celebra da più di 60 anni la prima domenica di settembre). La musica antica è protagonista e invade la città grazie ai suoi corsi formativi durante il festival di fine luglio (la Fondazione Italiana Musica Antica mette in scena ad Urbino uno dei più longevi e affascinanti festival storici al mondo). A dicembre di certo nevica e magico sarà trovarsi in una città presepe. Nel Montefeltro il freddo dell’inverno non lascia spazio alla vegetazione delicata, infatti intorno alle mura forti querce e ginestre sono regine, incorniciano e stringono la città in un abbraccio, il mese di maggio è testimone di una spettacolare fioritura di ginestre selvatiche profumate. La natura qui è protagonista, eterna dentro e fuori le mura, viva si ripete nei bassorilievi nella perfezione rinascimentale dei decori del palazzo Ducale.
Urbino a settembre brilla di luce cristallina e surreale, esattamente come nelle tavole dipinte da Piero della Francesca. Il vento è di casa, Urbino infatti è la città degli aquiloni (la tradizionale festa cittadina si celebra da più di 60 anni la prima domenica di settembre). La musica antica è protagonista e invade la città grazie ai suoi corsi formativi durante il festival di fine luglio (la Fondazione Italiana Musica Antica mette in scena ad Urbino uno dei più longevi e affascinanti festival storici al mondo). A dicembre di certo nevica e magico sarà trovarsi in una città presepe. Nel Montefeltro il freddo dell’inverno non lascia spazio alla vegetazione delicata, infatti intorno alle mura forti querce e ginestre sono regine, incorniciano e stringono la città in un abbraccio, il mese di maggio è testimone di una spettacolare fioritura di ginestre selvatiche profumate. La natura qui è protagonista, eterna dentro e fuori le mura, viva si ripete nei bassorilievi nella perfezione rinascimentale dei decori del palazzo Ducale.
COSA VISITARE
Territorio



TURISMO LENTO
VISITARE IL TERRITORIO CIRCOSTANTE
L’antico Ducato di Urbino è meta perfetta anche per lunghi soggiorni e per visitare e
scoprire i piccoli centri storici ancora autentici immersi nel verde appennino.
Splendido il percorso dalle verdissime colline alla costa. Percorsi suggeriti: le dimore di Federico da Montefeltro, seguendo il fiume Metauro, partendo dal borgo di Mercatello sul Metauro, il palazzo Ducale di Urbania e per finire il palazzo Ducale di Fossombrone. L’antico Montefeltro, a nord-ovest di Urbino, da visitare: Carpegna, Sassocorvaro e San Leo.
Sul mare da non dimenticare Villa imperiale a Pesaro e la rocca Roveresca a Senigallia, luoghi e residenze degli Sforza e dei Della Rovere.
Piccoli borghi storici: Cantiano, Apecchio, Cagli, Piobbico, Sant’Angelo in Vado.
Percorsi naturalistici indimenticabili: monte Nerone, il Catria e i suoi cavalli selvaggi, la gola del Furlo.
Splendido il percorso dalle verdissime colline alla costa. Percorsi suggeriti: le dimore di Federico da Montefeltro, seguendo il fiume Metauro, partendo dal borgo di Mercatello sul Metauro, il palazzo Ducale di Urbania e per finire il palazzo Ducale di Fossombrone. L’antico Montefeltro, a nord-ovest di Urbino, da visitare: Carpegna, Sassocorvaro e San Leo.
Sul mare da non dimenticare Villa imperiale a Pesaro e la rocca Roveresca a Senigallia, luoghi e residenze degli Sforza e dei Della Rovere.
Piccoli borghi storici: Cantiano, Apecchio, Cagli, Piobbico, Sant’Angelo in Vado.
Percorsi naturalistici indimenticabili: monte Nerone, il Catria e i suoi cavalli selvaggi, la gola del Furlo.
DA SCOPRIRE
Quartiere



A DUE PASSI DALLA CAMERA ANTICA
NEL QUARTIERE
Sotterranei di Palazzo Ruggeri – Guado Urbino. Al di sotto della Camera Antica sono visitabili i sotterranei di Palazzo Ruggeri, recentemente restaurate, dove
venivano sistemati i cavalli, raccolte e utilizzate le acque dei pozzi ancora oggi attivi e
visibili, stipate e conservati i viveri. Oggi questo spazio è la sede del laboratorio di
tintura naturale Guado Urbino.
Monastero di Santa Chiara. L’edificio, voluto da Federico da Montefeltro, è oggi sede dell’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) vissuto in clausura da Gentile Brancaleoni, prima moglie di Federico da Montefeltro e da Elisabetta, figlia di Federico che ne avviò una ristrutturazione su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per sua volontà qui è sepolta Battista Sforza. Mausoleo e sede di sepolture di numerosi membri della famiglia Della Rovere.
Biblioteca di San Girolamo. La struttura eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini e in tempi più recenti, fino agli anni ’80, è stata adibita a carcere giudiziario. Donata dallo Stato all’Università di Urbino, dopo un accurato restauro, è sede di una moderna e ampia biblioteca, aperta alla cittadinanza. La visita è un occasione unica per ammirare un’ineguagliabile paesaggio sulla valle del Metauro, le Cesane e il Mausoleo dei Duchi.
Monastero di Santa Chiara. L’edificio, voluto da Federico da Montefeltro, è oggi sede dell’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) vissuto in clausura da Gentile Brancaleoni, prima moglie di Federico da Montefeltro e da Elisabetta, figlia di Federico che ne avviò una ristrutturazione su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per sua volontà qui è sepolta Battista Sforza. Mausoleo e sede di sepolture di numerosi membri della famiglia Della Rovere.
Biblioteca di San Girolamo. La struttura eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini e in tempi più recenti, fino agli anni ’80, è stata adibita a carcere giudiziario. Donata dallo Stato all’Università di Urbino, dopo un accurato restauro, è sede di una moderna e ampia biblioteca, aperta alla cittadinanza. La visita è un occasione unica per ammirare un’ineguagliabile paesaggio sulla valle del Metauro, le Cesane e il Mausoleo dei Duchi.